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Titolo: Franco Ciarlantini

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-11-09

Identificatore: 1932_485

Testo: GALLERIA
Franco Ciarlantini
Ciarlantini uomo politico, propagandista, editore e autore è una delle figure più popolari del mondo culturale d’oggi. Occhi ridenti e capellatura, ancora abbondante e ricciuta, al vento, egli se ne va per il mondo a portare la parola dell'Italia nuova, ad interpretare, con l'oratoria vivace e cordiale della buona tradizione toscana, i caratteri e le direzioni della nostra letteratura e a documentare lo sforzo che industrialmente oggi da noi si compie per conquistare alla nostra produzione letteraria e artistica qualche sbocco internazionale. Tra una tappa e l’altra del meritorio pellegrinaggio, Ciarlantinì si ricorda d’essere scrittore: ed ecco nelle vetrine due suoi volumi di diversa materia ma di sostanziale unità d’ispirazione e di stile, Dieci anni di Fascismo (ed. G. Carabba) e Preludio all’Olanda (ed. Agnelli). Il primo, dedicato ai giovani fascisti, è una raccolta di scritti dettati in varie circostanze a commento dei fatti più significativi compiuti dal Regime, o ad esso strettamente attinenti, dal 1922 ad oggi. Si apre con alcuni capitoli nei quali è acutamente messa in luce l’intuizione profonda che il Duce ha della vita del nostro tempo e dello spirito che lo circonda, e insieme il suo potere di sentire simultaneamente tutti gli stati d’animo del popolo; e si chiude con un bellissimo capitolo sull’espansione spirituale italiana che è, per così dire, il programma ideale al quale da un decennio si ispira l’attività pratica del Ciarlantini. Dedicando il suo libro ai giovani, egli avverte giustamente che le nuove generazioni che si vanno allenando alla vita fìsica e alle indispensabili discipline militari debbono anche tenersi a contatto con tutto il complesso delle esperienze fasciste che si sono svolte in questi anni e intenderle nel loro significato, attraverso le interpretazioni di coloro che sono stati, come militi, più vicini ai fatti, e perciò nelle condizioni migliori per renderne lo spirito. Fine nobilissimo questo del libro che Ciarlantini raggiunge pienamente. Non va, del resto, dimenticato il carattere della sua scrittura cui da prima accennavamo: la cordialità. Si vedano i suoi, ormai numerosi, libri di viaggio, i diari artistici dei suoi vagabondaggi. L'ultimo di essi, questo Preludio all’Olanda, va assai oltre le intenzioni; non è cioè una cronaca impressionistica o una interpretazione psicologica e storica, ma è il documento d’una sensibilità moderna esercitata sulla osservazione diretta dei fenomeni attuali, è la sintesi di una esperienza spirituale alla quale il volto dell'Europa novecentista non ha più nulla da nascondere. Così codesto panorama dell’Olanda è prima di tutto un atto di comprensione totalitario, una presa di contatto esauriente, in funzione dell'attualità storica e politica, di quella realtà vivente, europea e mondiale, che è l’Italia di Mussolini. Si vedano i capitoli sulle corporazioni e le confraternite, sul sentimento religioso e sui caratteri del popolo olandese lo studioso e l'osservatore dei fenomeni domina con sicurezza la materia, e la coscienza dello scrittore lo sostiene.
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File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 09.11.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Franco Ciarlantini,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/741.