Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: I nomi dei personaggi

Autore: Mario Viscardini, Bino Sanminiatelli

Data: 1932-08-31

Identificatore: 1932_392

Testo: I nomi dei personaggi
Abbiamo rivolto ai più noti scrittori italiani di romanzi, novelle e commedie questa domanda: Come scegliete i nomi dei vostri personaggi? Pubblichiamo le risposte di Viscardini e Sanminiatelli.
Come scelgo i nomi dei miei personaggi? Ah, questo è un segreto che non rivelerò mai a nessuno. Cordomberi! Con la concorrenza che c'è in gira, e mentre omini e donne si annusano subdoli in cerca di un soggetto, che hai sempre da stare in guardia con chi discorri per paura di capitare in un libro, non mi mancherebbe che di buttar fuori anche questa!
Ci si è già provato qualcuno, chiotto chiotto, come fosse cosa da nulla, a domandarmi: dove l’hai pescato quel nome di Giovannino? Qui dentro, nel ceppicone, amico mio, ho risposto; me lo sono inventato. E lui non ci credeva; disse che esisteva anche prima. Non è vero affatto. Ho presente alla memoria, come fosse ora, quel giorno che in Piazza Colonna mi apparve, poco più che infante, timido, imbarazzatissimo, e tuttavia magnanimo, il mio più caro eroe.
— Come ti chiami? — gli domandai. — Ho un nome ridicolo, rispose, mi chiamo Cerchimpicci. — Ahimè, che disgrazia! Come potrò metterti in un romanzo, con un nome di quella sorta? Mi ci vorranno almeno duecento pagine per Giustificarlo e altrettante per fartene trovare un altro. E il tuo nome di battesimo qual è? — Me ne disse una diecina: Modesto, Raffaele, Sempronio, Benedetto... — Basta, basta; te lo invento io: ti chiamerai: Giovannino.
E subito quel caro Giovannino cominciò a raccontarmi tante di quelle storie, che io, di lì a poco, non stavo più nè in cielo nè in terra; mi veniva da ridere forte, e camminando su e giù pel Corso dovevo fingermi attento, alle vetrine, per nascondere la mia giocondità e le smorfie del viso contratto; temetti che mi prendessero per uno a cui ha dato di baita il cervello, e mi rifugiai in un caffeuccio, chiedendo d’urgenza un estratto di camomilla, a buttando giù alla meglio certe minchionerie di bracciata che mi venivano alla mente, tutte sul conto di quel caro Giovannino Circhimpicci; il quale altro non faceva niella vita sua breve che tirarsene addosso l'uno sull'altro.
Ah quante ne ho sapute su quel povero essere compassionevole! Non ci stavano tutte in un romanzo e credo che qualcuna mi sia scappata in qualche altro. Ho sempre un poco di Giovannino che mi vien dietro, pavido e sublime, attivo e chiappanuvole, avido delle gioie dell'esistenza e innamorato del dolore e del martirio; un Cerchimpicci, insomma, come lui stesso si e definito. Ma il Giovannino ce l'ho messo io, e come è andata non lo dico a nessuno; altrimenti mi farei Dio sa quanti imitatori.
Annaffialo! mi par di sentir esclamare da qualche mio concorrente. Ma non gli date retta alle sue confessioni; gli autori non dicono mai la verità, quando parlano dell’arte loro; un po’ perchè non gli conviene; e i più perchè non la sanno.
Mario Viscardini
Siccome i personaggi dei romanzi somigliano molto spesso a persone conosciute nella realtà, c’è il pericolo che, sulle prime, una di queste non possa essere portata nel romanzo senza il suo vero nome. La sostituzione del nome viene a poco a poco e, una volta avvenuta, il personaggio ha fatto un primo passo indietro per mettersi in prospettiva. Ne è contento l’autore e pare che ne sia contento anche il personaggio.
Il nome che sostituisce il vero è assai facile a trovare. Dirò subito che non dò grande importanza al nome. Cerco di sceglierlo in sordina e che si faccia strada e luce da sè. Basta, per questo, servirsi di nomi facili, comuni, che non prendano il sopravvento sulla persona, che non abbiano un significato a sè. E dei nomi semplici, tranquilli, che non urlino e non vogliano dir troppo, mi par che ognuno ne abbia abbastanza a disposizione senza ricorrere ad annuari, lunari e insegne di botteghe. Questi nomi verranno avanti adagio adagio da sè, acquisteranno risalto man mano che il carattere della persona prenderà evidenza. Sul principio debbono somigliare un po' a dei numeri. Quando uno di questi nomi comincia realmente a significare qualcosa, vuol dire che il personaggio è bene stato elaborato e comincia a vivere.
Bino Sanminiatclli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 31.08.32

Citazione: Mario Viscardini e Bino Sanminiatelli, “I nomi dei personaggi,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/648.