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Titolo: Cinque minuti con...

Autore: Telemaco

Data: 1932-05-11

Identificatore: 1932_231

Testo: Cinque minuti con...
Dopo aver vissuto vagabondando per molto tempo, da Milano a Napoli, da Firenze a Parigi, senza fissa dimora, Sibilla Aleramo si è finalmente stabilita da gualche anno — salvo a riprendere il volo uno di questi giorni — in uno studio di via Margutta, la caratteristica via degli artisti a Roma, alle falde del Pincio. Ed ivi la scrittrice piemontese (ella è nata ad Alessandria, da antica famiglia torinese, ma ha passato l’infanzia a Milano, e poi è stata trapiantata nelle Marche, ove s’è sposata sedicenne) ci accoglie garbata e ci dice subito:
— Abito in una soffitta, vede. Travi nere, tegole bianche e, sopra, il cielo. Un solo ambiente, come nella bohème o nel bolscevismo, se preferisce. Però, dietro quel tramezzo, c'è il bagno. E qui il telefono. E quando questo non squilla, una gran pace. (Altra parentesi: Sibilla Aleramo è sempre quella di cui Alfredo Panzini scrisse, in una deliziosa prefazione a un volumetto, ora introvabile, della Terza Pagina: «... se le avanzano cinque lire, farà la carità al povero che incontra o comprerà un fiore ». Questa sua « soffitta », semplice e luminosa, ha un’impronta di signorilità spirituale che soggioga).
— Vorremmo qualche notizia del nuovo romanzo...
— Ho appunto finito di correggere le bozze del Frustino, che Mondadori sta per lanciare. Vi ho lavorato per circa tre anni ad intervalli, fra molte asprezze della sorte. E' diverso dai precedenti, perchè scritto in terza persona. A parte ciò, del resto, ogni mio libro è differente dagli altri, sebbene in tutti si riconosca il mio accento. Il Frustino non assomiglia ad Amo, dunque sono, cosi come questo era lontano dal Passaggio e da Una Donna. Quello che è stato chiamato il mio mito — cioè la idea costante della creazione, nell'arte e nella vita, d'un tipo di donna genuino ed autonomo, che compia, o almeno tenda a compiere, lo sforzo immenso di prender coscienza totale di sè, delle proprie forze e debolezze, e si esprima nel bene e nel male, al di là d'ogni suggestione virile, costituendo la base ove iniziare una tradizione dello spirito femminile, della genialità femminile — si ritrova anche nel Frustino, che ha per protagonista una giovine compositrice, dall’anima ricca, ardita e dolce, e dal nome classico e romantico insieme: Caris di Rosia.
— E’ stata molto notata una sua recente lirica ispirata dalla Psiche del Museo di Napoli: prepara un nuovo volume di poesie?
— Lentamente. Frattanto Mondadori pubblica una ristampa della raccolta che va dal 1912 al 1928. Ed anche una ristampa del Passaggio, ch'era esaurito da qualche tempo.
Telemaco.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 11.05.32

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Citazione: Telemaco, “Cinque minuti con...,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/487.