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Titolo: Una parola al giorno: Girl

Autore: Paolo Monelli

Data: 1932-09-28

Identificatore: 1932_429

Testo: Una parola al giorno
Girl
Con le prime squadre di ragazze americane o pseudoamericane comparse sui palcoscenici a muovere meccanicamente le gambe le braccia la testa e il sorriso è entrata anche questa parola nell'uso nostro, parendo forse volgare chiamare quelle ragazze appunto ragazze; o pensandosi da taluno che girl anche in lingua inglese sia un termine specifico per indicare tale tipo di mima. Girl invece in lingua d’Inghilterra e d’America non vuole dire altro che ragazza con tutti i sensi che ha questo vocabolo da noi, e qualcuno di più: fanciulla, fanciulletta, amorosa, ragazza nubile, serva, signora giovane, ecc. Old girl, vecchia ragazza, è termine affettuoso per indicare la moglie o un animale di sesso femminile, per esempio la cavalla d’un brumista. La pronuncia esatta della parola è gö(r)l, cioè con il suono più o meno dell'oeu francese e l’r appena accennato. Il popolo in Inghilterra dice ghèl; i nostri emigranti negli Stati Uniti la ghella, cioè la ragazza da farci all'amore.
Qualche volta l'uso di girl parrà comodo per indicare appunto, specie al plurale (girls, pronuncia gö(r)ls), le squadre di mime o danzatrici dei teatri, più o meno americane (anzi quasi tutte viennesi); per il resto si dica pure ragazza che è, se non di più nobile origine, di pari valore. Quanto all’origine siamo lì; girl ricorda il dialettale tedesco gör, che vuol dire moccioso; e ragazzo pare derivi dal greco classico rake, cencioso.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 28.09.32

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Citazione: Paolo Monelli, “Una parola al giorno: Girl,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/685.