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Titolo: Il miglior libro dell’anno X

Autore: Lettori

Data: 1932-12-21

Identificatore: 1932_418

Testo: Il miglior libro dell'anno X
Mercoledì scorso abbiamo invitato i lettori a rispondere alla seguente domanda:
Quali libri avete letto durante l’Anno X e quali di questi hanno fatto su di voi maggiore impressione?
Le risposte che ci, giungono da ogni parte d'Italia, mentre dimostrano l’interesse che la nostra inchiesta, ha destato, possono essere un indice dei gusti e delle preferenze del pubblico che legge, il quale è assai più numeroso e intelligente di quanto sogliono affermare i pessimisti, di professione. Tra le risposte finora giunte ne scegliamo alcune che ci sembrano degne d’essere fatte conoscere; e intanto ripetiamo l'invito ai lettori a voler partecipare a questa gara, che si risolverà in un’efficace forma di propaganda a favore del libro italiano.
Come abbiamo annunciato nel numero scorso, a inchiesta chiusa stabiliremo una classifica dei dieci migliori libri pubblicati in Italia durante l'Anno X, e agli autori dei giudizi più originali assegneremo dei premi in libri.
La mia mancanza di tempo da dedicare alla lettura mi fa scegliere, per i pochi libri che ho la gioia di leggere, solo quelli di autori di provato ingegno. Valori in intensità. Le mie particolari simpatie sono: Bontempelli per la prosa, Pastonchi per la poesia. Di quest’ultimo il volume I versetti mi ha procurato una felicità « che intender non la può chi non la prova », per il verso armonioso, facile e felice, che accarezza e si ricorda dopo sole due letture, per il pensiero informativo che descrive speciali e particolari sensazioni provate e non espresse, per il sentimento che va al cuore e che commuove.
Laura Pennano Aguggia Vercelli.
Appartengo a quel sesso ch'è ritenute, gentile. Ma tra i libri preferisco quelli « virili ». Forse perchè vivo presso l’alpe di Bolzano che è rocciosa e forte. Chi conosce l’odore dell’Alpe non può respirare l’aria guasta delle ultime romanticherie. E desidera un’opera con un po’ di moderna umanità. Una ne ho trovata tra i libri che ho letti nell’Anno X: I fuggiaschi di Amedeo Ugolini.
Fanny Carla Fischler Bressanone (Bolzano).
Il miglior libro che ho letto quest’anno è Filosofi e moralisti del Novecento di Adriano Tilgher, panorama nudo, fosco e sconsolato della filosofia degli ultimi trent’anni. Lo stile percorso da correnti di disperata energia, lo stesso tormento spirituale dell'autore che fruga a fonilo nella gravissima attuale crisi di pensiero e di anime stanno a indicare la indistruttibile forza e supremazia del pensiero e di una virile filosofia fra crolli e rovine. Nessun libro meglio di questo indica le origini romantiche del pensiero moderno, ne riflette, in brevi saggi critici, ogni sfaccettatura, torna sempre a farne convergere il fuoco sulle teorie attivistiche e irrazionalistiche che sono alla sua base. Libro di un vero filosofo e critico, alieno da ogni rettorica e vacuità, scritto per gente moderna, invitante a severe meditazioni.
Liliana Scalero Roma.
Tra i libri che più hanno attratto la mia attenzione nell’Anno X devo notare: Canzonette e La morte di Ugo Betti e Migliare Stella di Gino Novelli. Preferisco il secondo, non perchè artisticamente mi sembri superiore al primo, ma perché è più umano, più familiare, più vicino a me. Non so, ma scorrendo le pagine di Migliore Stella mi pare di sentire ora la voce di Gingiù (il figlio del poeta) che chiama « papà », ora il brivido di una ventata ghiacciata, la morte che passa. Non è il caso che io, profana, faccia della critica, ma certo Migliore Stella di Gino Novelli è un bellissimo libro. Gli altri dell'annata mi sembrano mediocri.
Agata Di Girolamo Palermo.
Romanzo all’antica, eppure nuovissimo, definisco Capogiro di Arnaldo Frateili al quale va diritto il mio voto di lettore, indipendentemente da ogni suggestione « viareggina ». E' il libro del nostro tempo convulso di cui rispecchia l’irrequietezza psicologica e l’animo tormentatamente romantico. Non macchinoso, non corale, quasi schematico, guadagna chi lo legge per la sua antiletterarietà e aderenza stilistica, intesa questa nel senso di umanità nell’arte. Benedetto non è Angela di Fracchia, ma la ricorda. Parallelismo psicologico o di clima fiabesco? O che cosa? Parlino i critici.
Guglielmo Bollano Torino di Sangro (Chieti).

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 21.12.32

Citazione: Lettori, “Il miglior libro dell’anno X,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/674.