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Titolo: La pagina che preferite - lancio

Autore: Diego Valeri, Guido da Verona, Ezio Maria Gray

Data: 1932-09-14

Identificatore: 1932_408

Testo: La pagina che preferite
Abbiamo rivolto agli scrittori italiani questa domanda:
Se per una antologia dei maggiori scrittori d’oggi vi chiedessero di scegliere dalla vostra opera la pagina che credete più rappresentativa della vostra arte, quale scegliereste?
Ecco le prime risposte:
Se avvenisse quel che immaginate voi (se fossi invitato, cioè, ad entrare in un’antologia di maggiori, nientemeno), mi troverei in un bell’impiccio, davanti alle molte, troppe, poesie che ho messo al mondo in più di vent’anni di lavoro letterario.
Una scelta di quelle che ritenevo le migliori l’ho già fatta, come sapete, preparando il volume delle Poesie vecchie e nuove, pubblicato nel ’30, e ripubblicato proprio ora, da Mondadori. Ma dovendo scegliere una pagina sola, credo che finirei a lasciar dormire il libro, per cavar fuori dal cassetto una poesia inedita: probabilmente l’ultima scritta, che pare quasi sempre la più bella (finché non la si rilegge stampata).
Voi mi fate osservare che, così, non ho risposto alla vostra domanda; e allora, per obbligo di cortesia, vi dirò che tra le mie cose a stampa preferirei, forse, Suor Gesuina, Notti, Ortolani di laguna, Ritorno, che fan parte del volume Mondadori, e Tempesta autunnale, che avete pubblicato appunto voi, nel vostro « Diorama » del mercoledì, lo scorso anno.
Diego Valeri.
Questione assai acrobatica e davvero imbarazzante, la vostra! Voi siete ormai passato specialista nella scelta di speciosi ed attraenti quesiti, che talora espongono a fieri sbaragli la nota modestia degli autori.
Se una grande antologia de’ maggiori maestri novecentisti mi rivolgesse la domanda che voi ponete, io, francamente, per non sapere qual pagina scegliere, tante son quelle che ammiro e detesto parimenti, credo la pregherei di pubblicare tutta quanta la mia opera.
Essa, in fondo, non è gran che. Alla chiusura del 31 agosto u. s. presentava un attivo (c’è chi dirà un passivo) di ventitrè titoli. Uno di questi è in sei volumi. Calcolando perciò i libri alla media di 350 pagine ciascuno (il che rimane un po’ al di sotto del vero) si arriva, in cifre tonde, ad un complesso di circa 10. 000 pagine. Tra queste, molto probabilmente, ve ne sarà per lo meno una d’immortale. Ma per dire con esattezza quale sia, bisognerebbe rileggessi tutta quanta la mia opera. Non mi manca certo l’abitudine di affrontare capolavori antichi e moderni che fanno venire la pelle d’oca; ma di rileggere anche i miei, francamente non mi sento il coraggio.
Così, di prim’acchito, diecimila pagine possono sembrar molte; se però e metto a paragone con l’opera di Dumas, Balzac, Tolstoi, Zola, Dostojewsky, Dickens, ecc., la mia non è che un ruscello, quasi breve come le poesie di Ungaretti.
Ma se il direttore di quell'antologia volesse proprio mettermi il coltello alla gola, costringendomi a scegliere la mia pagina più bella, io, desolato, gli risponderei che i miei critici non me ne hanno lasciato stare in piedi neanche una; — perciò, dopo diecimila pagine, sono costretto a ricominciar da capo.
Guido da Verona.
Sopra ogni mio altro scritto, senza eccezioni, immediatamente sceglierei le pagine nelle quali ho cercato di interpretare umanamente; Arnaldo Mussolini!
Ezio Maria Gray.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 14.09.32

Citazione: Diego Valeri, Guido da Verona e Ezio Maria Gray, “La pagina che preferite - lancio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/664.