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Titolo: Passeggiata breve

Autore: Corrado Govoni

Data: 1932-08-31

Identificatore: 1932_389

Testo: Passeggiata breve
Camminiamo in noi stessi cosi assorti che il mondo è solo quello che tocchiamo, regolato sul nostro lieve passo, e dietro noi più niente, strascico di cometa o scia: il viottolo incassato, quasi oscuro; di qua il sereno muro dei morti;
di là il cielo così basso
dei cocci di bottiglia sopra il muro
di invisibili orti;
una siepe di spine, un cortile verde pieno di galline
con un garofano rosso in testa
per farci festa.
Ci inoltriamo sul ponte gobbo e stretto per gustare la gioia di pagare un soldo. Tenendoci per mano ci affacciamo a guardar dal parapetto se si vedono dei pesci.
Malgrado il treno e l'areoplano, ci par d'essere ai tempi di Bertoldo. Ritorniamo pian piano, mentre il paziente pescatore cala la maschera di refe
della sua rete profonda, tutta rattoppi, lentamente
nell' acqua dormente, e la luna cornuta s’impiglia tra i pioppi.
Respirando il fiore del fazzoletto, passiamo davanti alla conceria
che ha le finestre di pelli
come la casa dell'orco.
Volano così bassi i pipistrelli
che sembrano attirati dall'odore
strano dei tuoi capelli.
Poi più non ci vediamo
nella tortuosa via, una formicolante oscurità
in cui vivono unicamente i nostri passi:
come se camminasse il nostro cuore
coi suoi misteriosi scricchiolii, orme sulla neve nera dell’eternità, lontano, lontano, lontano...
Il camposanto è pieno di zittii.
Noi camminiamo piano piano sui nostri baci muti, per paura di farli tacere con le nostre peste nere.
Corrado Govoni.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 31.08.32

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Citazione: Corrado Govoni, “Passeggiata breve,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/645.