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Titolo: I nomi dei personaggi

Autore: Nino Berrini

Data: 1932-06-22

Identificatore: 1932_284

Testo: I nomi dei personaggi
Abbiamo rivolto ai più noti scrittori italiani di romanzi, novelle e commedie questa domanda: Come scegliete i nomi dei vostri personaggi? Pubblichiamo la risposta di Nino Berrini.
La domanda è un po' sintetica. Occorre chiarirla. I personaggi delle o pere d'arte hanno spesso, come quelli della vita reale, un nome ed un cognome; quando non siano provvisti di tutto uno stato civile: paternità, maternità, ascendenza sia naturale che giuridica. Molte vicende d'arte, cioè di immaginazione, si fondano spesso più su quella che su questa. Chi è il vero padre? Chi il vero figlio? La maternità è sempre più sicura. Il mio « Cecco » ne dà la sua ragione: « che nel figliare c'è questa certezza! ». La ricerca della paternità è ammessa da millenni! E', in Arte, tanto comoda, quanto complicata nella Vita. Dunque ampliamo la domanda: come scelgo i nomi e i patronimici dei miei personaggi? (ili scrittori moderni sono più fortunati dei predecessori. Dickens e Balzac non avevano a disposizione... l’elenco telefonico. Ma per esempio, uno Stendhal o. per restare in casa nostra, Edmondo De Amicis, che avevano pratica di vita militare, potevano sentirsi, nella ricerca del cognome, di una fonte ricca delta quale mi sono servito talvolta io stesso: il ruolino militare. Chi ha fatto il caporale di fureria, o l'istruttore in un reparto di allievi sergenti od anche di allievi ufficiali, sa perfettamente che cosa sia codesta miniera di nomi. Tutte le regioni d'Italia concorrono a formarla. E allora uno scrittore vi può trovare ogni gamma di suoni, di accordi verbali, di risonanze psicologiche; poichè appunto in codesta strana ed oscura rispondenza tra il nome e la struttura spirituale e fisica di un personaggio sta la ragione della ricerca e della scelta del nome, non sempre facile nè definitiva. Il tremebondo quietismo non è già tutto nel nome: « Don Abbondio »? Ecco la ragione artistica della ricerca di fonti numerose e curiose di onomastica letteraria. Per conto mio, quando rivivo un personaggio osservato direttamente nella vita, gli affibbio per primo nome il suo, quello vero. Poi debbo mutarlo, naturalmente. Ma la mutazione si fa graduate e spontanea, via via che il lavoro procede, nella sempre più intima aderenza spirituale col personaggio che vado rappresentando. Altre volte trovo i nomi e cognomi, tutti fatti; e non mutabili. Allora bisogna accoglierli come sono, e tenerli in me, per riviverli colle persone che hanno rappresentato in vita; con un lavorio inverso: adattare cioè la elaborazione del personaggio al suo nome vero. E ciò nei lavori storici. Per esempio, in questi ultimi tempi, i miei personaggi si chiamano Nicola II Romanoff; la Zarina Alessandra Fedorovna; Grigori Efimovitc Rasputin; il generale Sukhomlinoff; il barone Erederiks; Mikhail Vladimirivitc, Rodzianko... e una ventina d'altri, tutti russi, degli ultimi anni dello Zarismo, che prenderanno parte al mio lavoro novissimo che andrà in scena nel primo autunno, col titolo trasparentissimo di L’ultimo Zar (Nicola II). Ecco una confessione completa.
Nino Berrini.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 22.06.32

Citazione: Nino Berrini, “I nomi dei personaggi,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/540.