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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-05-04

Identificatore: 1932_222

Testo: NOTIZIARIO
All’insegna delle Belle Lettere
* Sta per uscire nelle edizioni della « Morcelliana » di Brescia una versione di Luigi Pompili del Libellus Jordani, vale a dire della Cronaca di Fra Giordano da Giano della Valle Spoletina, notissima ai cultori di studi francescani come fonte assai importante di dati storici. Si tratta di un libretto di ricordi che fra Giordano da Giano, accolto nell’Ordine verso il 1219 da San Francesco e inviato poi in Germania con Fra Cesario da Spira e altri trenta frati, dettò, ottantenne, ad Halberstadt. Se l’opera è di importanza capitale per la storia dell’Ordine minoritico, su molti punti della quale dà informazioni preziose, non minor pregio essa ha sotto il rispetto dell’interesse umano e letterario.
* Gino Saviotti annuncia un Almanacco critico dell’Indice che uscirà ogni anno per la Fiera del Libro e conterrà
il bilancio dell’annata letteraria dall’uno all’altro Natale di Roma. Sarà un esame sereno e severo della produzione nei vari campi allo scopo d’illuminare « l’onesto lettore ». Il Saviotti traccerà il panorama generale, il profilo dell’annata. Seguiranno le rassegne dei vari generi letterari a cura di critici di particolare competenza. Titta Rosa parlerà della poesia, Lorenzo Gigli della prosa narrativa, Silvio d’Amico del teatro, Vincenzo Costantini delle cronache d’arte, Luigi Tonelli della critica letteraria, Renzo Bianchi di quella musicale, Ferruccia Cappi della produzione femminile, Pietro Mignosi del movimento cattolico; Emanuel Gazzo farà una rassegna delle riviste e delle terze pagine, ecc. Non saranno dimenticati neanche gli studi severi come la filosofia, la filologia classica, la storia della letteratura, di cui tratteranno Luigi Russo, Camillo Guerrieri Crocetti, Francesco Flora, Antonio Giusti, Francesco Bruno, e altri. Completerà l’Almanacco un’antologia delle cose migliori uscite nell’anno: poesie, novelle, articoli critici, cronache, scrittori, vecchi e giovani: Ojetti, Borgese, Pirandello, Novaro, Gatti, Bontempelli, la Deledda, Gerace, Betti, Bacchelli, Alvaro, Tombari, Tecchi, Sobrero, Villaroel, Ludovici, Marchi, De Michelis, Moravia, Repaci, Bonsanti, Zavattini, ecc.
* E’ imminente la VI « Festa del Libro », ripartita nelle varie domeniche di maggio, e precisamente nei giorni 7-8 maggio a Genova e a Napoli; 14-15 a Milano, Torino e Firenze; 21-22 a Bologna e Cagliari; il 24 a Palermo e il 28-29 a Venezia e a Roma. La radio porterà, anche quest’anno, il suo contributo alla riuscita della festa diffondendo contemporaneamente da tutte le stazioni italiane il discorso illustrativo dei significato della manifestazione, che verrà pronunziato da Sabatino Lopez.
* Anche i critici più ostili all’Ottocento artistico italiano sono concordi nell’additare in Francesco Paolo Michetti il pittore che ebbe maggiore celebrità nel suo tempo e che fu tra i più rappresentativi del periodo in cui operò e visse. Mentre a Venezia si sono raccolte in una mostra retrospettiva alcune delle opere che ne fecero la fama, si annuncia un libro sulla vita e l’opera del Michetti scritto da Tomaso Sillani, corredato di notizie e di documenti inediti e illustrato da una cospicua serie di riproduzioni che rivelano, per la prima volta, aspetti dell’arte michettiana, nella sua elaborazione e nelle sue realizzazioni, completamente nuovi per gli studiosi della pittura contemporanea. Il volume, che uscirà pei tipi della Treves-Treccani-Tumminelli è un’opera meditata e ragionata dalla quale la figura di Francesco Paolo Michetti emerge con tut: ta la nobilità e la grandezza che ad essa conviene riconoscere.
* Un curioso « ménage » artistico sotto il primo Impero è quello dello scultore Jean Guillaume Moitte, vissuto dal 1746 al 1810, autore del frontone del Panthéon e di un bassorilievo del cortile del Louvre. Il Journal inédite di sua moglie viene ora pubblicato a cura di Paul Cottin nelle edizioni Plon. Si tratta di un interessante documento che presenta lo scultore nella cornice del tempo e dell’ambiente. La moglie dello scultore, nata Adelaide Maria Anna Castellus, era essa stessa una artista di talento, in relazione con gli scultori, pittori e incisori più illustri della sua epoca, intorno ai quali il diario offre preziose informazioni. E poiché la signora Moitte annota ora per ora tutto ciò che fa, vede, dice o sente dire, traccia senza saperlo un vivacissimo quadro di costumi. Tra le opere più belle del Moitte, che nel diario di sua moglie sono diligentemente registrate, figura la tomba del generale Desaix, che ancora oggi si trova nella cappella dell’ospizio del Gran San Bernardo.
* Agli scrittori di teatro del periodo elisabettiano dedica un’antologia critica in due volumi Madeleine Mélèse, col titolo Les contemporains de Shakespeare. Essi sono Ben Jonson, Beaumont, Fletcher, Spencer, Massinger, Drayton e Shirley. Il periodo dei venti ultimi anni del regno d’Elisabetta fu per l’Inghilterra il punto di partenza d’una rinascita in tutti i campi, e quello teatrale fu fertilissimo di opere: se ne conservano almeno un migliaio. Il nome di Shakespeare domina; ma attorno a lui parecchi altri autori si staccano dalla folla dei fornitori dei teatri londinesi e affermano una personalità troppo spesso negletta dai posteri: per esempio la fortuna di Ben Jonson, il più originale dei contemporanei di Shakespeare, è soltanto di questi ultimi tempi e il suo Volpone gira il mondo appena dal 1930.
* « Clio, dialogue de l'histoire et de l'âme moderne », di Charles Péguy è un saggio incompiuto dello scrittore francese, morto il 5 settembre 1914 nella battaglia della Marna, che ora si ristampa nelle edizioni Gallimard. Ser guiranno nelle stesse edizioni altre opere importanti di Péguy, il quale aveva terrore del gran pubblico e dava fuori i suoi lavori in edizioni ristrette.
« Tant de mauvais lécteurs — dice egli appunto in Clio — avilissent une oeuvre ».
L’attrice cinematografica Marcella Albani pubblica, in occasione della Festa del libro, un nuovo romanzo: L’amata, Illustratori di libri: il pittore Marc Chagall (del quale riproduciamo un’autocaricatura), che ha dato recentemente alle stampe un volume di ricordi, Ma vie, ha preparato una serie d’ac-queforti per illustrare il Libro dei Profeti dell’Antico Testamento, le Favole di La Fontaine e Le anime morte di Gogol.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 04.05.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 13 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/478.