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Titolo: Il tempo

Autore: Ugo Betti

Data: 1932-03-23

Identificatore: 1932_162

Testo: Il tempo
***
Va su, come un filo di fumo, Da ogni tetto un bisbiglio: c’è qualcuno Dentro ogni muro, che ride, Tossisce, borbotta, vive.
E poi fruscii di foreste e di vento, Muggito di mari, ronzio
Di rupi calde: dalla terra un brusìo
Fuma come un incenso.
Una bruma armoniosa, venata di campane, Umida di respiri e di fontane, Lentamente snodandosi, va via.
Resta indietro come una scia.
Dietro di noi si sgroviglia una chioma, Come duna cometa, però opaca.
Non luce argentea; cupi echi abbandona La creta, lungo l'infinita strada!
Dove passammo qualche cosa è rimasto:
Dai primi cieli un nastro Sibilante sdipana, e intanto fugge, La terra; e in suoni e attimi si strugge.
Ecco, dove saranno Fra poco questo calpestìo, Questo polso che batte, questo affanno, Queste sillabe? Già mi dicono addio. Addio. Già sono un po’ più morto. Fiotti Gorgoglianti della mia vita Già dalla bocca, dalle vene, dalle dita Mi sono rubati... già sono silenzio.
Come raschiati via da un vento.
Altrove. Forse per eterne vie nere Dura il respiro delle brevi stagioni.
Ivi piccoli nomi
Passano, passano perdute preghiere. Calpestii di popoli spenti.
Ivi dei continenti
Sepolti mormorano le primavere.
Là forse resta delle mie sere infantili Quel canto di grilli solitari negli orti.
Ivi è il passo di mio padre, vicino
Ad un piccolo passo. Ivi chiedo io bambino:
— Papà, dove mi porti?
Ugo Betti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 23.03.32

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Citazione: Ugo Betti, “Il tempo,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/418.