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Titolo: Un giornalista dell'Ottocento, dispiaceri delle Accademie, Autografi di donne

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-02-24

Identificatore: 1932_138

Testo: Scampoli
Un giornalista dell’Ottocento
Emilio de Girardin è stato un precursore: per mezzo secolo ha fatto parlare della sua opera di giornalista, delle sue audacie, delle sue ambizioni, ed anche delle sue avventure non sempre limpide. Egli ha sopravvissuto alla sua epoca, ma la sua gloria si è un po’ oscurata. Il cinquantenario della sua morte è passalo quasi inosservato, e ciò è veramente sorprendente in un paese, come la Francia, che non lascia sfuggire alcun pretesto per valorizzare i suoi uomini. La dimenticanza è deplorata dalla Revue des Deux Mon des, la quale ricorda come il Girardin non solo fu un personaggio degno di Balzac, per l’energia e l’asprezza del suo carattere, ma un uomo che ha preannunciato i tempi moderni, almeno per la spregiudicatezza.
Dispiaceri delle Accademie
L'Accademia del Belgio deve dare un successore al poeta Fernando Sévèrin, morto l’anno scorso. Una giovane rivista di Bruxelles, Le rouge et le noir ha chiesto a molti letterati belgi chi, a loro parere, dovrebbe essere eletto. Andrea Baillon ha raccolto il maggior numero di suffragi, seguito dal drammaturgo Crommelynk e dal poeta Gregorio Le Boy. Altri voti sono andati ai romanzieri Franz Hellens e Orazio Van Offel, e al poeta Marlow. E’ curioso notare che neppure un voto è stato accordato ad Enrico Davignon, che gode le simpatie quasi unanimi degli accademici e che assai probabilmente verrà eletto.
Autografi di donne
In una recente asta di autografi a Parigi, sono state vendute due lettere di donna: una di Juliette Dodu, una eroina della guerra del 1870, la quale, quando i tedeschi occuparono Pithiviers, entrò nell’ufficio telegrafico, si impadroni degli apparecchi, riuscì a collegarli coi fili del telegrafo militare del nemico e per molti giorni ne intercettò i messaggi, che poi faceva pervenire ai generali del suo paese, salvando un corpo d'armata francese; l'altra era della « Regina Pomaré », una cortigiana di bassa sfera, il cui nome è ricordato nelle cronache sfrenale della bohème, come esempio di dissipazione. La lettera di Juliette Dodu ha raggiunto il prezzo di 25 franchi quella della « Regina Pomaré » è salita a 97 franchi. La virtù è sempre sfortunata...

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 24.02.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Un giornalista dell'Ottocento,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/394.