Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: Cinque minuti con...

Autore: Telemaco

Data: 1932-02-03

Identificatore: 1932_64

Testo: Cinque minuti con...
Aldo Palazzeschi
Palazzeschi adora lo stile telegrafico. Quando lo abbordo sul Ponte Vecchio e gli rivelo le mie intenzioni, scatta:
— Cinque minuti con me son troppi; bastano pochi secondi.
— Ma no!
— Ma si! Mi sbrigo subito. Ho un unico proposito e iniziativa, una sola attrazione, un unico desiderio...
— Dica! Dica!
— Scrivere delle prose o racconti per la Gazzetta del Popolo.
— Benissimo. Ecco una confessione che fara piacere a tutti i lettori della nostra terza pagina.
— Appunto: la terza pagina. E’ bellissima. Vi assicuro che la terza pagina della Gazzetta del Popolo è cosi fresca, viva e varia da doversi considerare come la primavera delle terze pagine dei giornali. E non ho altro da dire.
— Le par poco? I pochi secondi spesi con lei valgono un’intervista di mezz’ora.
Palazzeschi mi saluta in fretta e se ne va. Se avessi insistito per chiedergli qualche altra notizia, mi avrebbe forse risposto con una delle sue poesie più belle, che ha un titolo da musica pucciniana: « Chi sono? »:
Non c'è che una nota nella tastiera dell’anima mia « nostalgia »...
Luciano Folgore
Le notizie sull'attività di Luciano Folgore le chiediamo ad Esopino o ad Accio d’Empoli: sono due personaggi più alla mano, niente restii, pronti a lasciarsi andare. Anzi le chiediamo a tutt’e due insieme, e il primo loro impulso sarebbe quello di tradurcele in rime « obbligatissime». Li preghiamo invece di fornircele in prosa, ad uso dei lettori del Diorama che aspettano ogni mercoledì questo cantuccio confidenziale.
Ci rivolgiamo prima ad Esopino:
— Sa d'un nuovo volume di versi del suo intimo amico Luciano Folgore?
— Sicuro che lo so. Uscirà in aprile e avrà per titolo il libro degli epigrammi. Sarà una raccolta di oltre duecento battute ironiche e umoristiche condite col sale della più leggera delle filosofie, perché nel mare dell’essere, per mantenersi giocondi, non bisogna salare troppo la verità.
Interrompe Accio d’Empoli:
— So qualche cosa anch’io. So d’un volume, in preparazione, di parodie dei più significativi, novellieri italiani del nostro tempo. Con esso, il nostro Folgore continuerà l'opera, già iniziata coi, Poeti controluce e coi Poeti allo specchio che hanno ormai raggiunto la quarta edizione. Intento del Folgore è di completare il quadro umoristico della letteratura italiana dal 1870 ad oggi.
Interviene ancora Esopino:
— Aggiunga che il nostro beneamato parodista lavora anche intorno a un romanzo che dovrà essere la caricatura dei libri polizieschi tanto in voga in questi tempi.
Ma l’ultima parola vuole averla Accio, menestrello disoccupato:
— Debbo anche dirle che Luciano sia conducendo a termine un lavoro teatrale di un comico paradossale ma di un significato profondamente umano, dove la letizia e la poesia si fonderanno insieme per offrire agli uomini e alle donne, se sarà possibile, il viatico d’una allegra felicità.
Faccio le debile riverenze ai due illustri personaggi e mi ritiro in buon ordine mormorando questa « moralità » folgoresca:
Se qualcuno di voi resta perplesso o non giunge a capir, studi se stesso!
Telemaco.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 03.02.32

Citazione: Telemaco, “Cinque minuti con...,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/320.