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Titolo: Presso l'Errer

Autore: Adriano Grande

Data: 1936-11-26

Identificatore: 1936_96

Testo: Presso l'Errer
Quel mattino che lungo l’Errer tra i papiri e le liane mi spersi mi ripaga dei giorni grigi, mi compensa degli anni persi.
Mentre stormi di pappagalli chioccolavano rochi e svelti, gorgogliavano l'acque, gialle trascinando cespugli divelti.
Dalla voce del fiume chiamate accorrevan, color di tramonti, faraone, upupe e tortore a cabile disordinate.
Anche i passeri tessitori sulle piante del pepe, dai gialli grappoletti, avevano vesti incendiate di cento colori.
Tra festoni di gelsomino soffocanti fiorite catalpe, eran prati più dolci e più verdi che tra i boschi d’abete sulle alpi.
Sotto l'ombra di due sicomori dondolavano tartarughe presso candidi prataroli: rettili e funghi parevano fiori.
Si fermò il mio vagare incantato ad un albero storto e fiabesco: da ogni ramo pendevano nidi tondi e piccoli come pèsche.
Su ogni foglia dormivano uccelli dalle piume viola e farfalle nere e rosse... In quel punto mi caddero anni e secoli di sulle spalle.
Quel mattino che presso l'Errer tra le piante e le bestie mi persi tornai vergine come Adamo tutto solo nell’universo.
Adriano Grande.
Harrar, Maggio XIV.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 26.11.36

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Citazione: Adriano Grande, “Presso l'Errer,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/2312.