La proprietà dei titoli (dettagli)
Titolo: La proprietà dei titoli
Autore: Pietro Mignosi, Elio Talarico, Riccardo Morbelli
Data: 1933-03-29
Identificatore: 1933_189
Testo:
La proprietà dei titoli
Caro Diorama, l’amico Nicola Moscardelli si accorge per caso di un romanzo che porla il titolo di Tatuaggio e ricorda, a proposito, che un suo libro di versi del 1916 portava proprio il titolo Tatuaggi. Ma, vedi combinazione, nel 1912 a Palermo usciva un libretto di versi intitolato Tatuaggi. Perchè sto a ricordarlo qui? Perche l'autore, Goffredo Pucci, che fu anche collaboratore di Lacerba, dorme dal 1915 coi morti di Monte Sei Busi e non ha voce per rivendicare a sè la priorità di quel titolo che tanto lui quanto Moscardelli hanno copiato dal... vocabolario.
PIETRO MIGNOSI
Caro Diorama, occorreva una lettera dello stesso Moscardelli per farmi sapere ch'egli nel 1916 aveva pubblicato un volume di versi intitolato Tatuaggi. A me, che nel 1932 ho scritto e pubblicato un romanzo intitolato Tatuaggio, la notizia è giunta particolarmente sgradevole. Non è certo colpa mia se una tale coincidenza era sfuggita a me stesso, al mio editore e a tutti i critici che hanno avuta la bontà di occuparsi di me. D’altronde non mi sarebbe mai capitato d'intitolare il romanzo in questione Les fleurs du mal o Il poema paradisiaco o magari I poemi conviviali. Com’è abbastanza evidente, non è il caso di formalizzarsi: anche perchè un autore, nel licenziare alle stampe la propria opera, non può materialmente ricordare tutti i titoli di tutti i libri, noti e ignoti, apparsi prima del suo.
ELIO TALARICO
Circa la proprietà dei titoli, varia i la dottrina in questione: in Germania, ad esempio, si ritiene che il diritto al titolo non faccia parte del diritto di autore e che piuttosto trovi tutela nel divieto della concorrenza sleale. Cosi in Francia. In Italia, invece, se ne fa particolare menzione nell’art. 3 della recente legge sul diritto d’autore (regio decreto-legge 7 novembre 1925, n. 1950): « Il diritto di autore si estende al titolo dell'opera, quando non sia un titolo generico »; articolo non molto dissimile da quello della legge abrogata: « La riproduzione di un titolo generico non costituisce reato di contraffazione » (articolo 40. testo unico 19 settembre 1882, n. 1012, serie 3).
Argomentando a contrario si ricaverebbe dunque che prima della legge odierna costituiva reato di contraffazione la riproduzione di un titolo non generico, ossia specifico. Ma nell’attuale decreto-legge non figura affatto più la parola contraffazione; si afferma però che il diritto d’autore si estende al titolo, qualora sia specifico. Quindi bisogna distinguere tra titoli generici e titoli specifici, nè io saprei davvero a quale dei generi attribuire L'acqua che disseta e Il diavolo in provincia. Ciò che però credo che prevalga su queste sottili distinzioni, è la buona o mala fede di chi si è impossessato di un titolo già usato da altri si avrebbe allora un caso di contraffazione e di frode di cui fa cenno lo Scialoja nella sua famosa relazione.
Contraffazione — abbiam detto — ma intesa in quale senso? Secondo me bisognerebbe richiamarci senz’altro all’art. 473 del Codice penale, che tratta della contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali.
Con questo non voglio senz’altro associarmi al Piola Caselli, il quale vede nel titolo « una funzione stessa che il nome, il marchio o il segno distintivo compiono rispetto al prodotto industriale ». Certo, la mira è materialmente identica, sia nel fabbricante di conserve che copia l’etichetta di una ditta lanciata, sia nello scrittorucolo che si serve di un titolo già usato da un autore conosciuto.
Si potrebbe infine, col Ramella, vedere in questa sottrazione di titolo una lesione di diritto personale (droit moral) dell'autore, ed all’uopo gioverebbe l'art. 16 della legge citata legge nuova eri ardita che — secondo il Duce — « pone la nostra Patria all'avanguardia delle altre Nazioni nella protezione dei diritti degli autori »
Dott. RICCARDO MORBELLI
Collezione: Diorama 29.03.33
Etichette: Elio Talarico, Pietro Mignosi, Riccardo Morbelli, Scrittori che protestano
Citazione: Pietro Mignosi, Elio Talarico e Riccardo Morbelli, “La proprietà dei titoli,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 06 dicembre 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/999.