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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-07-22

Identificatore: 87

Testo: NOTIZIARIO

All’insegna delle Belle Lettere

# Uno dei più vecchi e autorevoli Sodalizi letterari internazionali, « l’Association dela Critique litteraire » di Parigi, suole nominare suoi soci onorari i critici più eminenti di tutto il mondo. Finora l'Italia era rappresentata nel Sodalizio da Ugo Ojetti; recente mente sono stati chiamali a farne parte altri sette scrittori italiani, e precisamente G. A. Borgese, Benedetto Croce, Arturo Farinelli. Lionello Fiumi, Lorenzo Gigli, Giuseppe. Ravegnani e Luigi Tonelli.

* Parecche opere di autori italiani stanno per uscire in traduzioni francesi, tedesche, inglesi, ecc. Tra esse, stormi in volo sull'Oceano di Italo Balbo (inglese, ungherese, francese, portoghese, spagnolo); Cavour di Panzini (francese); I vivi e i morti di Borgese (francese); Ariel armato di Angelo Sodini (francese); La neutralità italiana e L’intervento di Antonio Salandra (francese e inglese); L'italiano di Mussolini di Mario Carli (francese e tedesco); Verdi intimo di Annibale Alberti (inglese e tedesco), Emigranti di Francesco Perri (inglese), definito da un giornale della Nuova Zelanda • poema epico dell'emigrazione ».

* La vetrina del libraio: Fosca, sorella di Messalina, romanzo di Annie Vivanti (ed. Mondadori); Chiacchiere di un alpinista, di Camillo Giussani (ed. Mondadori); Il ritorno, liriche di Andrea Felice Oxilia ed. » Al tempo della fortuna »); Albergo, romanzo di Renzo Levi Naim (ed. Campitelli); Beati misericordes, romanzo di Giuseppe Morpurgo (ed. Lattes); Putacaso, romanzo di Riccardo Balsamo Crivelli (ed. Ceschina); Il traguardo della celebrità, di Lucio Ridenti (ed. Ceschina); Vicende di libri e d’autori, di Franco Ciarlantini (ed. Ceschina); Morire, di Arthur Schinitzler, prima traduzione italiana (ed. Slavia); L’uomo della steppa, di Alessandro Kuprin (ed. Slavia); La morte del bosco, di Wladislaw Reymont (ed. Slavia); Rewards and faires, di Rudyard Kipling, prima traduzione italiana (ed. Corticelli); I Canti, del poeta bulgaro Cristo Bòtev, traduzione e presentazione di Enrico Damiani (ed. R. Carabba); Typee o un’avventura nelle isole Marchesi, di Herman Melville (ed. Formica); Forme di vita e d’arte nel Settecento, di G. Ziccardi (ed. Le Monnier); La vita dei morti, liriche di Luigi Bartolini (ed. Campitelli); Alba sul monte, romanzo di A. Melis de Villa ed. Sapientia); Tutte le vie aperte per noi, romanzo di Ciro Alvi (ed. Novissima); Il molino della carne, romanzo di Luigi Bartolini (ed. Bompiani); La compagnia del Trivelin, romanzo di Giannetto Bongiovanni (ed. Sonzogno); Avventure dei meridiani e dei paralleli, di Paolo Buzzi (ed Motreale); La vedova allegra, racconti di Guido Piovene (ed. Buratti); Racconti della mia Calabria, di Leonida Repaci (ed. Buratti); Felicità perdute, romanzo di Luigi Tonelli (ed. Carabba); Drammi arabi, di Ettore Romagnoli (ed. Zanichelli).

* Lina Pietravalle, mentre le sue Storie di paese, pubblicate in queste settimane presso Mondadori corrono il mondo dei suoi lettori, prepara per l’autunno un romanzo, Il tuo e il mio, e un libro per ragazzi, Il romanzo di Bo’, per l’editore Bompiani, il quale annuncia inoltre: « La vita eroica dell’esploratore Antonio Miani », scritta da Guelfo Civinini; la nuova edizione del « D'Annunzio », di G. A. Borgese, stampato la prima volta nel 1909 e da tempo esauritissimo; una raccolta di novelle di Massimo Bontempelli, La galleria degli schiavi; e uno studio sul Piano quinquennale sovietico del giornalista americano Knickerbocker.

* E’ sempre presente a molti spiriti il ricordo del poeta ceco, di lingua tedesca, Rainer Maria Rilke, fatto conoscere in Italia da Vincenzo Errante: l’opera del Rilke, pur se non può pretendere alla vasta popolarità, non cessa di guadagnare in profondità gli spiriti eletti e d’allargate ogni giorno la cerchia della propria influenza spirituale. La Nouvelle Revue Française pubblica nel suo ultimo fascicolo alcuni estratti del » Libro d'ore » del Rilke, poesie misteriose e pure in cui trema un’ansia segreta e dove il gioco essenziale d'un'anima fervente e raffinata si esprime nel più schietto lirismo.

* E’ noto che Roberto Luigi Stevenson, l’autore di « Treasure Island », mori presso Apia nell isola di Opolu (Samoa), dove s’era rifugiato per vincere il male che lo minava. Egli aveva acquistato una proprietà, battezzata » Vailuna », che significa Cinque fiumi, ed ivi si spense nel 1890. Da quella residenza Stevenson scrisse frequentemente a parenti ed amici in Inghilterra, accompagnando spesso le lettera con disegni riproducenti tipi e aspetti del luogo: le lettere e i disegni di Stevenson sono andati dispersi in questi giorni in una vendita all'asta a Londra.

* I « Cahiers de la Quinzaine », fondati da Charles Peguy nel 1900 e da lui diretti sino alla guerra, continuano sono la dilezione del fratello dell’eroe della Marna, e le serie postbelliche contengono molti numeri di storia, politica. poesia, arie narrativa, teatro e biografia non meno interessanti di quelli presentati da Charles nelle sue raccolte ormai storiche. Si tratta di più di venti serie, comprendenti trecento numeri, con testi di Romain Roland , di Suarès, dei due Tharaud, di Spire, Bergson. Benda, Halévy, e dello stesso Péguy che pubblicò prima nei • Cahiers » quasi tutte le sue opere.

* Zola ritorna all'onor della discussione: ma i suoi tardi biografi, pur presentando l’uomo sotto i migliori colori. non si sentono d’assolvere lo scrittore dai suoi molti peccati. Tre libri sono apparsi recentemente intorno all’autore di Fécondité, ed uno è dovuto alla figlia di lui, la signora Denise Le Blond-Zola. Gli altri due son dovuti a Bertrand de Jouvenel e a Marcel Batilliat. Conclusione comune alle tre biografie: Zola fu un lottatore. In questo senso, non si può negare giustizia al suo sentimento generoso e al suo coraggio: egli fu ognora pronto a battersi per la causa che gli sembrava quella della verità.

* L’umorista spagnolo Giulio Camba fa sapere che per lui la letteratura americana non esiste, tolti pochi nomi come quelli di Dreiser, (O' Neil, Upton Sinclair e Sinclair Lewis, che del resto rappresentano l’ultima sopravvivenza dello spirito europeo nella letteratura degli Stati Uniti No, la vera creazione letteraria americana non si trova nel romanzi, nella poesia o nel teatro si trova nella pubblicità. E’ soprattutto negli annunci dei giornali e delle riviste che si scopre l’apporto originale del popolo americano alla letteratura universale. La letteratura commerciale americana è un fatto biologico come la letteratura cavalleresca nei medioevo: è l'espressione di un’epoca, d’una morale, d'un modo di vivere che non hanno potuto esprimersi nelle forme letterarie tradizionali; e non è affatto sprovvista di contenuto spirituale. Qui l'umorista ha esaltato la grazia, l'interesse, la varietà, l’arte, la continua lezione di cose offerta dalle pagine pubblicitarie delle riviste americane, e ha citato questo annuncio d’un'impresa di pompe funebri: « Perchè ostinarsi a vivere, quando noi, per trenta dollari, possiamo offrirvi un magnifico funerale? ».

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 22.07.31

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/87.