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Titolo: Tempo

Autore: Enrico Pea

Data: 1932-11-23

Identificatore: 1932_507

Testo: Tempo
Orario di treni romanzo d'amore.
Romanzo ché andare è vita e amore è anche se piange.
L’espresso Roma-Parigi non ferma già più.
Non era lusso nostro: finita l'estate partiti i signori colonia marina ritorna borgata.
Le villeggianti al villaggio (perduto il pallore del viso nessuna arrossisce) ebbre di sole salato brunite tanagre colore fungo porcino, hanno lasciato partendo scatole sopra i comò con nulla di dentro... e qualche vizio a chi resta.
E l’odore stucchevole delle boccette esotiche li a scialare
sul tavolo dello specchio
esala nella stanza in disordine
e dà noia all'ottobre
che già punge di fora la tramontana.
Respiro malato
che intorbida la stanza abbandonata e contrasta con l'agro ch’è nell'aria di ruggine di vinaccia.
La terra è imbruttita nei solchi franati marcisce ora che piove l’erba riarsa dal sole.
Non ingiuriato dalla stagione l'invulnerabil cipresso solo sta nero nella campagna predata.
E’ un disgusto guardare i campi così. Che mutamento da ieri
l'estivo tripudio lontano un ricordo di più.
A rendermi fitto il grigio nel cuore com’è nell’aria piovosa all’omnibus di questa mattina è agganciato un vagone cellulare. Il macchinista non ha repugnanza traina tutti in una catena, lui, primo anello con gli altri ha una trama da raccontare. Pianure caseggiati fiumi boschi montagne par che ti vengano incontro: il mondo passa in rivista al vetro dello sportello.
E chi è con te ti è sconosciuto: c’è chi parla e c'è chi sta muto come se non ci fosse nessuno.
Poste della via Crucis le stazioni lungo la linea il convoglio resta un minuto ed eccoti le Marie che aspettano l’amore del figlio.
Il treno si rimette in via.
Chi è che scende alla prossima sosta? — Signore, ci sarà coincidenza con la tranvia di costà?
Dietro il monte forato sul grotteto a picco del mare fermata di tre minuti appena per vedere il bello che c’è.
Tutti si affacciano di là: una spera di sole sveglia il turchino nell’acqua arricciolata.
Che sia passato l'inverno?
Come altra volta arrivando
vedremo il rosso ghiaino in terra?
Il capo-stazione non è traslocato
troveremo sulle aiole
fiorito il nome della città.
Enrico Pea.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 23.11.32

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Citazione: Enrico Pea, “Tempo,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/763.