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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-06-17

Identificatore: 69

Testo: NOTIZIARIO

All'insegna delle Belle Lettere

# La Libreria del Littorio ha curato un’edizione popolare, ottimamente stampata e ricca di numerose illustrazioni fuori testo, del Diario di guerra di Mussolini, che si propone di portare a contatto delle classi meno abbienti, e specialmente dei combattenti e delle scuole, l’opera forse più viva e densa di rivoluzione che sia stata scritta dall’allora bersagliere del Carso. Anche a questo riguardo il migliore esempio è stato dato, come sempre, dal Duce stesso. In occasione dell’ultima festa romana del libro, egli ha voluto premiare i cento alunni più meritevoli delle scuole con le prime cento copie di questa nuova edizione del suo Viario munite della sua firma. La stessa Libreria del Littorio lancerà tra breve tre opere di grande interesse: Essenza dello Squadrismo, di Francesco Giunta; Gli aspetti universali del Fascismo, di G. S. Barnes; e La Germania d'oggi, di Corrado Pavolini.

# Nelle imminenti edizioni Treves si annunciano l’Autobiografia di Gandhi, che rivelerà molto del carattere e degli ideali dell’apostolo indiano; L'Universo misterioso, di Sir James Jeans, visione magistrale degli aspetti più importanti della fìsica moderna, libro di scienza e d’arte; e Al Polo Nord in sottomarino, resoconto della preparazione scientifica dell’audace impresa di Wilkins.

# Un giornalista del Risorgimento è il titolo di un libro di Ermanno Amicucci, che comparirà prossimamente nella collezione «Le Scie» della Casa editrice Mondadori. Si tratta della biografia di Giovanni Battista Bottero, che fondò nel 1848 la Gazzetta del Popolo e la diresse per cinquant’anni fino al 1897, cioè fino all’ultimo giorno della sua vita. Giovanili Battista Bottero, nizzardo, deputato di Nizza al Parlamento Subalpino, successore di Cavour nel primo Collegio di Torino al Parlamento Nazionale, è una delle figure più rappresentative del giornalismo del Risorgimento. Attorno a lui ed alla sua Gazzetta del Popolo si muovono gli uomini politici ed i condottieri dell’unità d’Italia. Tutti gli avvenimenti che si sono svolti nel cinquantennio che va dagli albori del Risorgimento alla guerra d’Africa sono stati vissuti da Giovanni Battista Bottero e sono rispecchiati nelle cinquanta annate della collezione della Gazzetta del Popolo. Il libro di Ermanno Amicucci sarà perciò una storia del Risorgimento vista attraverso un giornalista ed un giornale. Il volume conterrà lettere inedite di Garibaldi, Cavour, Crispi, Cairoli, Depretis, Sella e di altri uomini illustri del Risorgimento, descriverà gli ultimi anni di Nizza italiana, che Giovanni Battista Bottero rappresentò al Parlamento Subalpino e difese, insieme con Garibaldi, nelle discussioni parlamentari sul Trattato di cessione alla Francia; rievocherà le guerre del ’59, del ’60 e del ’66, la spedizione dei Mille, una missione che Giovanni Battista Bottero ebbe da Cavour in Sicilia in favore dell’annessione, la preparazione della spedizione di Mentana, le battaglie per Roma capitale, ed illustrerà episodi drammatici della vita politica e parlamentare di quei tempi, come l’affare Lobbia e l’affare Luciani. Il libro illustrerà inoltre le iniziative con cui la Gazzetta del Popolo accompagnò le sue battaglie per l’unità d’Italia, iniziative che vanno da una spada d’onore per il generale Garibaldi, offerta per sottoscrizione pubblica all’Eroe confinato a Tangeri dopo la sfortunata difesa di Roma, al monumento per la Legge Siccardi, eretto nell’attuale piazza Savoia di Torino per ricordare la legge sull’abolizione del Foro ecclesiastico, a cento altre manifestazioni piccole e grandi del fervido sentimento di patria che animava Giovanni Battista Bottero ed il giornale da lui fondato e diretto. Il volume sarà corredato da molti autografi e da molte illustrazioni rare e curiose.

# Nelle edizioni Corbaccio stanno per comparire le due magistrali biografie di Maurois, dedicate a Disraeli e a Byron.

* La Biblioteca romantica italiana dell’autore prescelto è una iniziativa dell’editore Licinio Cappelli, una specie di concorso permanente riservato agli autori nuovi, che possono mandare senza formalità di regolamenti i loro manoscritti in esame all'editore bolognese. La collana si è iniziata con tre romanzi prescelti appunto con questo sistema: Nord-Nord-Ovest, di Rodolfo Ludovici, aquilano, romanzo d’amore sotto diverse latitudini; Il Cavaliere di Rocca Vicia, del piemontese Alfonso Vico, romanzo storico di forme e spiriti tradizionali, del tempo di Federico II, ricco di avventure è di contrasti; e Con la spada e col cuore, di Nino Sorgenti (pseudonimo del volontario trentino Luigi Miorandi), romanzo del tempo della guerra. Seguirà Paternità, di Giuseppe Brizi. Lo stesso editore annuncia un libro brioso e illustratissimo di Onorato, l’arguto disegnatore del « Travaso »; Storie di audaci, di Emilio De Martino, nel quale passeranno le figure più note degli atleti italiani, in competizioni, rimaste memorande; nuovi volumi nella collezione dei « Grandi Cardinali Italiani », e cioè Bonaventura da Bagnorea, di Armando Ottolini; e Bartolomeo Pacca, di G. Brigante Colonna. Il Cappelli pubblicherà inoltre un'opera destinata a destare grande interesse: L’avvocato Goldoni, di Mario Cevolotto: è una luce singolare sul grande innovatore del teatro italiano, che lo mostra in uno dei più tipici ambienti della sua gaia Venezia.

# Nelle sue diligenti cronache di letterature straniere nelle Nouvelles Litteraires, Marcel Brion presenta due libri italiani; Via Laura, di Marino Moretti, ricordi d'infanzia e d’adolescenza nella cornice fiorentina, il mondo scoperto con gli occhi dei vent’anni; e Avventure di un lettore, di Mario Puccini, viaggio attraverso la letteratura contemporanea, analisi d’opere e ritratti di scrittori alternati a notazioni e meditazioni personali assai penetranti.

# La nostra epoca non si stanca di Stendhal. S’è incontrato con lui anche Alberto Thibaudet, il quale gli ha dedicato recentemente un libro (ed. Fayard) per dare la chiave del nostro stendhalismo: gli è che quando Stendhal ci parla di sè, ci parla di noi, uomini del 1931. L’opera di Stendhal è probabilmente l'opera ottocentesca più ricca di germi, e ogni gesto stendhaliano era dotato d’una singolare qualità, quella d’essere un punto di partenza.

# Nella giovane letteratura portoghese si possono distinguere due epoche e, in ciascuna, alcuni rappresentanti degni d’essere passati in rassegna. Tra essi ci son già dei morti, e alcuni ne ricorda Pierre Hourcade nel « Bulletin des ètudes portugaises »: sono Mario de Sa-Carneiro, uccisosi ventiseienne a Parigi nel 1916 dopo una vita d’angoscia e di ricerca interiore, poeta maledetto; e Camillo Pessanha, professore a Macao, europeo distrutto dall’oriente, naufragato nell’oppio e nella bohème coloniale. Tra i viventi della prima generazione va segnalato Fernando Pessoa, autore di odi mallarmiane e di notazioni alla Whitman; tra quelli della seconda, ecco Almada Negreidos detto il Giraudoux portoghese. Mario Saa, metafisico e fantasista, Antonio Balto, creatore di climi magici, e giovanissimi Josè Regio, poeta, novelliere, analista e critico, Branquinho da Fonseca, impegnato in esperienze introspettive, e Simoes autore d’analisi psicologiche maturate nella sfera d’influenza russa..

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 17.06.31

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 08 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/69.