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Titolo: Serotina

Autore: Ada Negri

Data: 1932-07-27

Identificatore: 1932_343

Testo: PARODIE
Serotina
Fa buio già ma non finito è il giorno. Il giorno muore a mezzanotte in punto, allora solo puoi staccare il foglio dal calendario per sostituire la data di domani a quella d’oggi. Nell’attesa tu guardi e vedi in cielo, se non vi sono nubi, ad una ad una nascer le stelle come l’altre sere. S’accendono i fanali per le strade, i lumi nelle strade; una campana otto rintocchi lancia nello spazio. Sono le venti, l’orologio a muro va due minuti indietro ma che importa? Ciò che conta è sentir che il tempo passa e che nessun l’arresta perchè il tempo è galantuomo. Ah, se cosi non fosse sarebbe meglio. Noi lo accuseremmo d’aver rubato agli uomini i minuti piaceri ed i secondi fini e forse lo metterebbe in carcere qualcuno.
Ma vana è, donna, questa tua speranza, l’ora cammina a passo d’uomo e quando batton le dieci non son più le nove.
Il buio s’infittisce, i viandanti si fan più radi, il tram non scampanella che ai crocevia, da una finestra aperta viene l’acciottolio delle stoviglie rigovernate, dietro una tendina si muove un’ombra che si spoglia lenta. Io penso all’infinito e mi trabocca dal cuor la vanità di saper tutto, d’avere la certezza che chi nasce deve un giorno morire, che la carne diversa è dallo spirito. Con questo faccio le ventiquattro e ieri è morto. Ne abbiamo già quattordici. E’ domani, ma solamente io ne sono certa.
Gli altri seppur si leveranno all’alba sapran molto in ritardo questa grande verità per la quale chi si conca cinque minuti dopo mezzanotte va sempre a letto allo spuntar del giorno.
ADA NEGRI
e per copia conforme
Luciano Folgore.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 27.07.32

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Citazione: Ada Negri, “Serotina,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/599.