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Titolo: I nomi dei personaggi

Autore: Giovanni Comisso, Fabio Tombari

Data: 1932-06-29

Identificatore: 1932_302

Testo: I nomi dei personaggi
Abbiamo rivolto ai più noti scrittori italiani di romanzi, novelle e comme die questa domanda: Come scegliete i nomi dei vostri personaggi? Pubblichiamo le risposte di Giovanni Comisso e di Fabio Tombari.
Siccome io scrivo sempre inspirato dal vero nella prima stesura dei miei racconti e romanzi adopero i nomi veri delle persone che mi servono di modello. Dopo sono necessariamente costretto a mutarli e allora applico a lo ro quello di chi mi ha copiato a macchina il lavoro oppure quello di chi il giornale annuncia la morte nella, giornata.
I nomi dei protagonisti del mio racconto: « Ricchi di provincia « sono sta ti tolti a caso da un ruolino di clienti di mio fratello, i quali per combinazione abitavano nella stessa zona dei «ricchi di provincia », ed avevano quasi le stesse caratteristiche; ne successe che costoro si meravigliarono altamente di essere stati descritti da me senza che ci fossimo mai visti. Fausto Diamante che da il nome al romanzo: Il delitto di Fausto Diamante, uscito a puntate. sull'Italiano lo presi molti anni fa nel porto di Genova. Un ragazzo stava avidamente intento a guardare il mare e gli chiesi se sarebbe andato in America quando si fosse fatto più grande. Mi rispose sicuramente di sì. Poi egli mi pose questo problema: — Provi ad indovinare il mio cognome: corrisponde al più duro dei minerali, e il mio nome, a quello di un’opera. — Diamante Fausto. Questo tipo di giovane ansioso di imbarcarsi e navigare mi ha inspirato il romanzo. Combinazione qualche mese fa mi è toccato leggere nella cronaca di Genova che un certo Fausto Diamante, carrettiere, ha effettivamente commesso un delitto. Il Fortunato del racconto La morte di Fortunato è veramente esistito con questo nome, e cosi la giovanetta senese Aminta, del racconto apparso anni fa sulla Gazzetta del Popolo. Dover mutare il nome ai miei personaggi mi riesce penoso quanto un sacrilegio, così il più che posso li lascio tali e quali sono nella realtà.
Giovanni Comisso
Come scelgo i nomi dei miei personaggi?
Oh, semplicissimo: ho un ufficio anagrafe. Sette dattilografe e una capauf ficia disimpegnano il lavoro di schedario; sorvegliano la divisione fra maschi e femmine e fra grassi e magri; classificano i belli e i brulli e giudicano i vivi e i morti.
Per me che dal diluvio universale in qua, ho scritto in tutto tre libri, questo ufficio è di un’importanza grandissima, e non vi dico il daffare e la confusione: una russia, una vera russia!
Certe volte infatti, nella fretta, avvengono errori madornali, quale quello di mettere dei soprannomi di donna — come Succia e Gabbianella — a tipi maschi o di resuscitare qualche morto del libro precedente. Ma come fare altrimenti?
Molto spesso, in mancanza di nomi, rinuncio a scrivere: l’ufficio anagrafe si. chiude, il personale va a spasso, ed io, su e giù per Frusaglia con le mani in tasca, sogno che da un momento all'altro la Musa passi anche per me e m’ispiri... una buona quaterna secca da mettere al lotto.
Arrivederci.
Fabio Tombari

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 29.06.32

Citazione: Giovanni Comisso e Fabio Tombari, “I nomi dei personaggi,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/558.