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Titolo: C.B.S. invecchia, Elezioni e letteratura, Cosmopolis

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-05-18

Identificatore: 1932_239

Testo: Scampoli
G. B. S. invecchia...
Shaw convincerebbe dunque ad invecchiare? Giudicatene da queste battute di conversazione con un redattore del Daily Express, recatosi ad intervistarlo dopo il ritorno dal Sud-Africa:
— Io non vorrei finire i miei giorni in nessun posto...
— Tutto ciò che posso affermarvi si è che quanto ho detto sulla Russia mi è stato pagato un dollaro per parola: e oso dire che a questa tariffa molti giornali non sarebbero stati in grado di far fronte. Ma rassicuratevi per ciò che riguarda la nostra intervista, giacchè credo sia per questo che il vostro giovane volto impallidisce: non ve la farò pagare un dollaro per parola... ve la regalo, e vi garantisco che basterà ad attirarvi per quindici giorni l’invidia dei vostri colleghi...
— Ascoltatemi, amico mio, non fate l’idiota: se immaginate che alla mia età sia ancora al punto di lasciarmi impressionare come un bambino di tre anni, faremo bene a interrompere la conversazione. Sedete dunque come si conviene e veniamo al fatto...
Il giornalista ha raccolto religiosamente le battute del suo illustre interlocutore e le ha pubblicate senza commenti. Ma che davvero lo spirito di G. B. S. sia al declino?
Elezioni e letteratura
Nelle recenti elezioni francesi parecchi scrittori si sono presentati come candidati, ma la sorte delle urne non è stata loro favorevole. Xavier de Magallon, Emile Ripert l’erudito biografo d’Ovidio, il romanziere Pierre Bonardi, il romanziere e politico Lucien Fabre, Philippe Barrès figlio del grande scrittore, Vigne d’Octon, Marcel Espiau e parecchi altri letterati sono rimasti esclusi dalla Camera e dovranno ricominciare a scrivere dei libri (qualche maligno sarà tentato d’esclamare: che peccato! ). Sono stati invece eletti deputati Pierre Viénot, autore di Incertitudes allemandes, Mendès-France, André Fribourg, Pierre Mortier, l’autore drammatico Henri Clerc, Jean Piot, Pierre Dupuy. Un campionario di celebrità non tutte di prima grandezza!
Cosmopolis
Il caso di Joseph Conrad che, d’origine polacca, compose tutte le sue opere in lingua inglese, restò per molto tempo isolato. Dopo la guerra tuttavia in Francia si son visti parecchi scrittori abbandonare la loro lingua materna per adottare il francese: cosi il rumeno Panait Istrati, i russi André Levinson, Emmanuel Bove, Irene Nemirowsky, Alexandra Roubejansky, Nadèje Gorodetzky, Ekaterina Darskaia (autrice tra l'altro del film « La donna dei nostri sogni » interpretato da Marlene Dietrich); i peruviani Victor Liona e Ventura Garcia Calderon; il cubano Armand Godoy; il pittore e scrittore italiano Giorgio De Chirico, autore di Hebdomeros; la danese Karen Bramson; il tedesco Wilhelm Uhde. Da considerare a parte il caso di Gabriele d’Annunzio: il nostro grande poeta nazionale ha scritto, infatti, direttamente in francese un paio di lavori, dimostrando di possedere a fondo la lingua sorella moderna e arcaica e di conoscere tutti i segreti della sua grammatica e del suo lessico.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 18.05.32

Etichette:

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “C.B.S. invecchia,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/495.