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Titolo: Pirandello poeta, L'origine di un aforisma

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-03-30

Identificatore: 1932_154

Testo: Scampoli
Pirandello poeta
La traduzione delle Elegie Romane del Goethe, un volumetto di liriche intitolato Fuori di chiave, dato alle stampe nel 1912, ecco il bagaglio poetico di Luigi Pirandello. In questi giorni c’è venuto tra le mani un vecchio numero del giornale letterario Folchetto, nel quale, accanto a una novella di Capuana, ad un articolo della Contessa Lara e a una puntata di romanzo di Remigio Zena, abbiamo trovato una poesia di Pirandello, che un ignoto lettore ha postillato con grandi segnacci azzurri e punti esclamativi e interrogativi. La poesia non si trova fra quelle pubblicate nel volumetto Fuori di chiare dianzi citato. Eccola:
TUTTO SOMMATO Che la terra non è bella, via, non dir: non c'è poi male!
Lo so, dicon ch'è una stella d’infim’ordine. Che vale?
C'è bei monti, c'è ubertosi piani, e poi ci son dei mari, se vogliamo spaziosi...
E’ che i viveri son cari!...
Città belle ve ne sono.
Per esempio, dove metti Roma? E trovi vitto buono, buone donne, buoni letti.
Non possiamo infin lagnarci.
C'è chi sta peggio, perdio!
Ma che siam venuti a farci?
Tu lo sai? No? Neppur io.
L’origine di un aforisma.
« Il fine giustifica i mezzi »: il celebre aforisma è stato attribuito talvolta a Machiavelli, talvolta ai Gesuiti. Ottone Guerlac ha fatto pazienti ricerche ed ha assicurato che la frase non si trova nè nelle opere del Segretario fiorentino, né in quelle dei padri della Compagnia di Gesù. Dal canto suo Andrea Mater, che ha recentemente pubblicato un volume sui Gesuiti, scrive: «Nella casistica dei Rabbini si trova la seguente formula: « la trasgressione di un precetto con l’intenzione di servire Dio è superiore all’osservanza dello stesso precetto, senza questa intenzione ». Ma è negli scritti di Weishaupt, il quale nel 1776 fondò l’Illuminismo per rigenerare la Massoneria, che si trova testualmente la frase: « Il fine giustifica i mezzi ». Essa è dunque alla base delle società segrete, le quali l’applicano con la disinvoltura che tutti sanno. Per quel che riguarda i Gesuiti, il Mater ricorda che ventisette anni fa un deputato del Reichstag aveva promesso cinquemila marchi a chi avesse provato che la frase « Il fine giustifica i mezzi » era una massima della Compagnia di Gesù. Un ex padre gesuita, radiato dall’ordine, pubblicò delle presunte prove. La discussione finì in tribunale davanti al quale si svolse il processo che diede modo alla critica tedesca di sfoggiare tutta la sua erudizione. La Corte d’Appello di Colonia, nella sua sentenza del 30 marzo 1905, constatò che le così dette prove dell’ex padre gesuita erano state inventate. Implicitamente la sentenza stabilì che il famoso aforisma non derivava dalla Compagnia di Gesù.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 30.03.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Pirandello poeta,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/410.