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Titolo: Al gattino di un caffè

Autore: Corrado Pavolini

Data: 1932-03-30

Identificatore: 1932_150

Testo: Al gattino di un caffè
Nel carezzarti con dolcezza il capo ho sentito la forma del tuo cranio.
Sùbito (e mi pareva una sassosa piaggia sopra il mare) levigato dai grechi e dalle piove m'è apparso, micio, là disteso il tuo povero scheletrino.
Oh come vibri di piacere al tócco delle mie dita. Sei felice; caldo.
Guardo la tua carcassa abbandonata, d’avorio al sole; così pura, linda, innocente; così priva di storia che il tempo non saprà mai come roderla.
Terrore dei sepolcri millenari dove di quegli ch’ebbe un nome, ch'ebbe un cuore, resta un ridere di denti, non il suo nome, di lui vivo nulla.
Pari all'avanzo muto d'un gattino, per sempre è perso il suo segreto d'uomo.
O men d'un gatto ancora.
Forse se trovo in terra un osso antico, una testimonianza di bestiola
che fu al mondo, esistita, meravigliando penso che un poeta
può averle dato storia
carezzandola appena con due dita.
Corrado Pavolini.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 30.03.32

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Citazione: Corrado Pavolini, “Al gattino di un caffè,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/406.