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Titolo: Il pensiero notturno

Autore: Ugo Betti

Data: 1936-09-04

Identificatore: 1936_79

Testo: Il pensiero notturno
Ove t’affretti, pensiero, Percorrendo la notte? Sconsolato Torni da tuoi freddi viaggi.
Non ti dà pace il guanciale.
Qua. là, scruti, ansioso
Raggio per acque oscure. Ti balenano pallidi Visi un dì amati, tempi perduti, addii: Creatura non scorgi O cosa cara, che sia Tua e non della morte.
Altrove fuggi allora, te consolando con tue Fiabe. E che chiari vedi Mondi da te creati!
Entro essi, con sospeso
Respiro di fanciullo
T’inoltri a mari mattutini, gioisci
Della conchiglia argentea sui lidi.
Oh dolce aria! Là posi. E inazzurrato Di luce, a misteriosi Aliti trasalendo, Speri che alcuno venga a quelle rive, Altro dall’uomo.
Ma invano.
E come alcuno, entro un tacito lago Sé contemplando e dietro sé turchino Profondissimo e nuvole, Quei cieli a un tratto, quel chiarore e sé Con turbata mano cancella; così tu Nel buio tutto risommergi.
Ma posa
Non incontri in quel buio;
Né altrove. Ed assidua dovunque Gelida foce sentendo lentamente rapirti. Quasi urleresti, spaurita Solitudine umana!
Ascolti, allora. E se dalle quiete Case suoni un ignoto Passo, ti riconforti.
Lasci allora che il sonno, come fa Una sorella entrata piano, Spenga il tuo lume.
Ugo Betti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 04.09.36

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Citazione: Ugo Betti, “Il pensiero notturno,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/2295.