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Titolo: L’uomo spera di essere immortale

Autore: Ugo Betti

Data: 1935-06-18

Identificatore: 1935_241

Testo: L’uomo spera di essere immortale
Considerava l’uomo talvolta il crudele Rigoglio terrestre, il viluppo Delle radici, degli esseri; e quel rombo sui morti Di mosche. d'oro, simile a un vento, N’era turbato quasi in sé ricordando un’uguale Materia opaca, creata alla morte.
Tale il bambino presso il mare deserto, Un suo sgomento illude con suoi giuochi solinghi E giardini di rena.
Così, su un altro lido, Altri giardini disegnava l'uomo. E vedeva Dalle sue dita, fatte come leggere, uscire Segrete simmetrie, vaghe figure Ignote alla natura.
Dolcemente sbigottito sentiva In sé con un sospiro
Quelle armonie, quelle pietose leggi Salire, Aprirsi in un tremore, quali Foglie a fiore d'un lago.
E udendo a volte, nel silenzio dei mondi, Piangere il suo bambino per l’agnello sgozzato, Con umidi occhi levati pensava Quell’affanno, straniero alla feroce mota, Nell'oscuro sorgesse, candido fuoco. Allora Rideva di speranze, Salvo anche sé creciendo su quelle alate fiamme.
E intanto raggi, come spade, tra i nembi lo doravano! Impetuosi di gioia e vento i suoi angeli alzavano Dai suoi templi volti di luce in ascolto!
Le disperate sue musiche, traforate notti e bufere, Trasalivano ad echi celesti.
Ugo Betti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 18.06.35

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Citazione: Ugo Betti, “L’uomo spera di essere immortale,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/2150.