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Titolo: Confessioni di autori

Autore: Antonio Aniante

Data: 1931-08-26

Identificatore: 124

Testo: Confessioni di autori

Niente vacanze quest’estate, per me: debbo rifarmi del tempo perduto: a trent’anni è un dovere urgente da compiere; non ho lavorato sufficientemente bene per meritare una sincera lode; mi son troppo distratto; sono rimasto troppo a lungo goliardo, umorista e poeta aristofanesco. Nessuna nostalgia per il passato: falò di pagine sbandate, gobbo, zoppe. Tutto quanto mi ricorda l’epoca tramontata mi rattrista; non voglio più udirne parlare; non desidero più rivedere certe facce, certi luoghi. Se fossi ricco, pagherei per riavere e per distruggere tutto quanto di imperfetto e di pessimo gusto circola ancora con la mia firma, dalle lettere ai libri. Sarebbe stato meglio nulla, meglio il silenzio; volentieri avrei cominciato oggi. Si capisce che ce l'ho con me stesso: questa volontà di corpo nuovo, di mente nuova non ha nulla da vedere con la superbia e con l’orgoglio, ma è un volere intimo, tutto mio, che ha valore fra queste quattro mura e di fronte alla mia coscienza; gli amici e i lettori so che non daranno peso a questo discorso; guai se ce lo dessero: non avrei più speranza di salvezza. Con le « Ultime notti di Taormina », cioè a dire, appena da un anno in qua, ho ricominciato, e il primo passo 6 stato faticoso; ora la strada sembra meno dura. I miei tre libri che esciranno in lingua francese fra l'estate e l’autunno non destano in me alcuna ansia. L’affetto, la considerazione degli italiani, si, mi premono; per il mio Paese lavoro, ancòra una volta con febbre da ragazzo; ed a dicembre: il « Fuoruscito ».
Antonio Aniante

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 26.08.31

Citazione: Antonio Aniante, “Confessioni di autori,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/124.