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Titolo: All’insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-08-30

Identificatore: 1933_383

Testo: NOTIZIARIO
All’insegna delle Belle Lettere
* La Libreria Adria di Trieste ha
pubblicato la Guida tascabile della lingua ungherese del prof. Rodolfo Honti, lettore d’italiano alla R. Università di Budapest. Da molti anni era viva la richiesta di una grammatica ungherese che, ai precisi requisiti di chiarezza e comprensibilità, unisse il pregio di una base eminentemente pratica; il bisogno di una grammatica piccola ma esauriente era specialmente sentito in questi tempi in cui i rapporti fra i due Paesi si sono maggiormente rafforzati con la visita annuale di molte migliaia di ungheresi in Italia a cui fa riscontro una sempre maggior frequenza di italiani che visitano gli ungheresi a casa loro. La meravigliosa posizione della « Regina del Danubio » con la sua grazia incomparabile, il suggestivo ed incantevole paesaggio ungherese, l’ospitalità sacra ai popolo di Santo Stefano, tutto dà al visitatore la sensazione di trovarsi a casa propria; un solo ostacolo ci impediva di arrivare fino all’anima dei nostri fratelli ungheresi, ed ora anche questo ostacolo è superato mercè la pubblicazione della pregevole « guida » che orienta nei meandri difficili dei principali elementi della lingua parlata ungherese. La « guida » reca la trascrizione fonetica della pronuncia.
* Arte Mediterranea è il nuovo titolo assunto dalla rivista Eclettica che esce a Firenze: il primo fascicolo della nuova serie è dedicato alla Mostra sindacale interregionale di cui si occupa diffusamente Antonio Maraini.
* Nell'Italiano Alberto Moravia presenta lo scrittore americano Ernesto Hemngwai, del quale offre tradotti I sicari. Nello stesso fascicolo Ardengo Soffici traduce alcune pagine di Rabelais e Antonio Baldini pubblica una nutrita e saporita « miscellanea ».
* Schopenhauer, il quale dormiva moltissimo, afferma che più un uomo ha il cervello potente più ha bisogno di riposo. Ma non tutti sono del suo parere. Infatti Alessandro Humboldt, morto in età di 90 anni, dormiva in media soltanto tre ore per notte. Anche Leibniz, Linneo e Federico il Grande erano parchi di sonno, come pure Virchow e Mommsen, mentre Montaigne, Descartes e Kant dormivano molto. Ora si annuncia che due medici dell’Università di Chicago hanno voluto risolvere il problema dell’utilità o meno del sonno restando svegli il più a lungo possibile: dopo la quarta notte bianca, uno di essi constatò che la pressione arteriosa e la temperatura del suo corpo erano diminuite; e l’altro restò sveglio 135 ore di seguito.
* Un romanzo marinaro pubblicato dall'editore Constable di Londra porta la firma di Peter Belloc, il quale non è altri che il figlio del famoso romanziere Hilaire Belloc.
* All’arte di Claudio Debussy è dedicato in buona parte l’ultimo fascicolo della rivista milanese Il Convegno.
* Più d'un critico crede di poter attribuire un tratto comune ai romanzi ultimi: lo studio d’una personalità singolare. La letteratura che ha avuto per oggetto di dipingere lo smarrimento della gioventù del dopoguerra sta per finire o è finita dopo quindici anni di esistenza. Assisteremo a un ritorno del romanzo di carattere?
* Jérome e Jean Tharaud hanno iniziato nella Revue Universelle un notevole studio sugli ebrei in Germania. Questi, essi dicono, non hanno mai capito che Hitler era destinato al successo e lo hanno combattuto sino alla sua ascesa al potere, commettendo l’errore « di non stimare ai giusto prezzo le forze oscure, istintive, sentimentali che in nessun posto agiscono in misura superiore a quella con cui agiscono in Germania ».
* Concludendo in Notre Temps un suo saggio sul poeta nella società il critico Roberto Honner scrive: « Siamo sulle soglie d’un mondo nuovo. Gli architetti non dimentichino che questo mondo non sarà confortevole e vitale se nelle sue costruzioni in cemento armato, sotto il volo de’ suoi aeroplani, nel rumore de’ suoi altoparlanti, essi non dimenticheranno la più immateriale e la più indispensabile delle costruzioni: la poesia, quest’onda diffusa non da un apparecchio inerte verso orecchie indifferenti, ma da un cuore verso migliaia di cuori ».
* La pubblicazione d’una nuova raccolta di lettere di Marcel Proust fa rinascere la questione se l’opera prustiana ha davvero rischiato di non apparire mai. È noto che il primo romanzo del suo ciclo fu rifiutato da parecchi editori e che Proust dovette farlo stampare a sue spese. Ma è anche certo che egli, nel 1912, non era più uno sconosciuto, aveva già pubblicato Les Plaisirs et les Jours, contava amici e relazioni ragguardevoli, e, se non avesse avuto i mezzi di dare alle stampe il libro, ci sarebbe stato chi avrebbe potuto aiutarlo.
* Francesco Mauriac e il problema del romanziere cattolico è il titolo di un penetrante saggia di Carlo Du Bos pubblicato nelle edizioni « Correa ».
* Una « prima » eccezionale ha avuto luogo al teatro Lessing di Berlino: una commedia inedita di Federico il Grande, scritta in francese, dal titolo Le singe à la mode. Essa mette in scena un personaggio di tutti i tempi, lo schiavo della moda. La musica che accompagna la commedia è pure opera di Federico il Grande.
* L'editore Querido di Amsterdam annuncia la prossima pubblicazione della rivista letteraria La concentrazione diretta da Aldous Huxlev, André Gide e Heinrich Mann. Redattore capo Klaus Mann, figlio di Thomas Mann. Vi collaboreranno Wassermann, Döblin, Kästner, Stefano Zweig, Romain Rolland, Giraudoux, ecc. Rivista, come si vede, di tendenze di sinistra con prevalenza di fuorusciti tedeschi.
* L’editore Heinemann di Londra sta per lanciare una edizione popolare delle opere di Somerset Maugham, per la quale il popolare romanziere ha dettato una prefazione originale.
* Lo studio di Andrea Maurois su Edoardo VII e l’èra edoardiana sarà pubblicato dall’editore londinese Cassel. Pure a Londra uscirà un volume di Kerensky sui metodi che hanno servito a Lenin e a Trotzky per arrivare al potere. Titolo del volume kerenskiano: La crocifissione della libertà.
* Shaw durante il suo viaggio in America tenne al Metropolitan di Nuova York una conferenza che fece molto chiasso. Ora si annuncia che questa conferenza sta per essere pubblicata in opuscolo insieme con una prefazione esplicativa dai titolo « Political Madhouse in America and nearer home » che è quanto dire manicomio in America e in altri posti più vicini...
* È uscita nelle edizioni Redier una monografia di Thierry-Maulnier su Nietzsche.
* Pochi sanno che Schiller è autore anche d’una farsa, Mi sono fatto radere, composta nel 1787 in onore dell’amico poeta Teodoro Koerner. Il manoscritto della farsa (che nelle opere complete di Schiller figura col titolo Koerners Vordmidtag, mattinata di Koerner) è stato acquistato dal Museo Schiller di Marbach.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 30.08.33

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All’insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/1193.