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Titolo: Bolla di sapone

Autore: Adriano Grande

Data: 1933-08-16

Identificatore: 1933_362

Testo: Bolla di sapone
I.
Quando si fan più guerra
i miei pensieri, o pesa
in me, sino a buttarmi a fondo, ciò che di giorno in giorno
dal dì che nacqui m’ha recato offesa, d’un bimbo mi rammento
giocondo che traeva
da una cannuccia bolle di sapone.
Era così giocondo il loro andare per l'aria che le cose intorno perdevan peso
e tutte diventavan trasparenti e colorite; e le nuvole e il cielo similmente vagavano: e pareva che il bimbo fosse intento a ricreare la terra.
II.
Alberelli, che adorna primavera come giovani donne, trepidare dal mio balcone io vedo al vento freddo che scende dai colli al soffio caldo che sale dal mare: se non li guardo li odo
di maliziosi segreti, di lievi
inquietudini, a lungo
come giovani donne, chiacchierare.
Bambini, sotto l’ombra di quei rami
vestiti a gloria, scorgo
da quel bimbo che ho detto assai diversi
eppur nei giochi uguali: e alcuno afferra
talvolta colorite bolle
calanti da nascoste
finestre chiare certo come quelle
che s’apron tosto nella mia memoria.
III.
E gli alberi fioriti, e le finestre, ed ogni cosa scintillante al sole: il mar vicino con le azzurre e rosse e bianche barche, il viso del bambino alto levato, le nuvole, il cielo e l'aeroplano che lo buca ratto, tutto mi par fiorir dal mio respiro profondo:
ed io trattengo il fiato, timoroso che la vagante bolla di sapone in cui d'incanto mi si muta il mondo scoppi ad un tratto.
Adriano Grande.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 16.08.33

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Citazione: Adriano Grande, “Bolla di sapone,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/1172.