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Titolo: Scrittori giovani: Piero Ravasenga

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-08-02

Identificatore: 1933_347

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Piero Ravasenga
Conoscevamo di Piero Ravasenga, nato un venticinqu'anni fa in Piemonte da madre che fu scrittrice vera, quasi incolta, ma genialissima, qualche precedente: per esempio, La morte della sensitiva (1930), un libro di tremori sottili e di forti intuizioni. Adesso queste Memorie della Primavera (ed. La Goletta, Roma) ci dànno di lui un'immagine più fresca, evidente, caratterizzata: è un breviario arioso che s’apre sui panorami dell’adolescenza con quella penetrazione dell' autobiografia che è comune a molti giovani scrittori. Il fatto personale trasferito sui piano lirico è disteso in interpretazioni cordialmente umane, immesso cioè nella vita del tempo e non straniato da essa. È questa una virtù che molti scrittori arrivati non hanno ancora imparato. Nel Ravasenga, lo specchio del passato non è fine a se stesso: è la molla d'una chiarificazione, nell’ordine letterario e morale, del carattere, d’una glossa a quel tanto che lo scrittore è e rappresenta come figlio del suo secolo, interessato e partecipe alla vita di esso nelle sue varie espressioni spirituali, storiche ed artistiche. Una sintesi-adeguazione alla realtà attraverso l'esperienza vissuta. Breve, ma intensa (basta pensare all'ultimo ventennio). Il primo capitolo, che s'intitola romanticamente Aroldo, ci pare tipico di questa mentalità non conformista. (Era morto pochi giorni prima l’aviatore Natale Palli e doveva essere sepolto in una città vicina alla località dov'era il collegio del Ravasenga. Se ne parlava molto, in collegio e fuori. « Tutti gli avvenimenti di gran mole, e ch’io sentivo eroici, erano trattati in certo qual modo che parevano posti dietro una tenda, al buio, e confinati in un museo, entro una atmosfera a tutta prima diffidente e quasi sempre poi ostile... »). Si nota già il proposito di conservare una personalità, di portarla fuori, nella vita. Gli anni del dopoguerra, a Genova: ecco l’ambiente e l'atmosfera. Come accesa! La generazione che ha fatto la guerra si allea con la generazione giovanissima per salvare l'Italia. (« Io leggevo Così parlò Zarathustra e tutto D'Annunzio, ma anche il giornale di Mussolini »). La letteratura era vita per forza di cose, un manifesto da appiccicare alle cantonate per scuotere gli ignavi. Si fa la guardia ai morti per redimere i vivi. Belle pagine, sullo squadrismo d'allora. E senza un briciolo di retorica, nude e pur commoventi. Ma nella terza prosa (offerta alla Primavera), epicedio per un fanciullo morto, si precisano le qualità più schiette del Ravasenga, il calore della sua sensibilità, la qualità del suo stile al paragone della vita come sofferenza e dramma. Domani è probabile che ritroveremo questo scrittore già avanti.
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Giuseppe Roncati: è nato a Torino. Ha pubblicato: A Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, carme (Torino, 1933).
Marino Matricardi: è nato a Rieti nel 1909. Ha pubblicato: Musica antica, novelle (1931); Un fascista rosso (1932); Sabbia, racconto coloniale (1933); Villa Roussalka, romanzo (1933).
Gino Pisani: è nato a Torino nel 1908. Autore di alcune composizioni musicali tra cui un'Ave Maria. Ha pubblicato: La morte dell'anima, romanzo (1932) .
Angelo Sacquegna: è nato a Lecce. Autodidatta. Ha pubblicato: Armonie, liriche; Leggenda di Natale; Le perle del Solento, liriche (1933).
Giulio Belforte: è nato a Livorno nel 1912. Studente in legge a Pisa. Ha pubblicato: Noi tutti viviamo, storia d’un uomo (1933).
Peppino Aimaretti: è il più giovane dei partecipanti al nostro censimento, essendo nato a Milano nel 1920, vive a Torino. Questo Balilla tredicenne ha pubblicato: Nove anni, poesie (1930); I gorgheggi di un piccolo usignuolo (1930); A dieci anni, poesie (1931).
Antonio Barolini: è nato nel 1910 da un ufficiale di marina morto in guerra. Dimora a Vicenza e lavora per vivere. Ha pubblicato: Cinque canti (1932).
Antonio Gandino: è nato a Bra. Autodidatta. Ha pubblicato: Il suo perdono, dramma (1928); e tre commedie: L’Avvocatino, Il Rifugio, Liliana Lafleur (1931).
Oreste Cecchini: nato a Udine. Marinaio. Ha pubblicato: Acquerelli, liriche (1933) .
Alba Florio: nata nel 1911 a Scilla. Collabora alla rivista Circoli. Ha pubblicato: Estasi e Preghiere che raccoglie le poesie scritte fra i 14 e i 16 anni.
Paolo Emilio Taviani: è nato a Genova nel 1912. È studente universitario. Nel 1930 ha vinto il concorso indetto dalla Legazione del Venezuela in Roma per una monografia letteraria su Simone Bolivar. Ha pubblicato: Crocicchio di Stracittà, impressioni sugli aspetti della vita contemporanea (ed. Rinascimento Letterario, 1933).
Aldo Savo: è nato nel 1908, vive a Roma. Ha pubblicato: Sensazioni sulla terra, liriche (ed. G. Carabba, Lanciano 1933).
Giuseppe Susini: è nato a Cagliari, ha 25 anni. Ha pubblicato: Dono Mattutino, liriche (ed. Guanda, Modena 1933).
Leonardo M. Martini: è nato a Bologna nel 1910. Ha pubblicato: L'ameno tormento, raccolta di prose liriche e di impressioni (ed. Casa del Libro, 1930).
Maria Enrichetta Boscetti: è nata a Luino nel 1909. Autodidatta. Ha pubblicato: Il cuore e l’alba, liriche (edizioni dell’Eroica), e una pregevole traduzione in versi sciolti delle Elegie di Tibullo (ed. Bemporad).

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 02.08.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Piero Ravasenga,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/1157.