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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-05-24

Identificatore: 1933_257

Testo: NOTIZIARIO
All’insegna delle Belle Lettere
* In Books Abroad della Università di Oklahoma, Samuel Putnam si occupa a lungo del volume Essenze, di Elpidio Jenco, edito da Emiliano degli Orfini di Genova. Lo stesso editore ha pubblicato una monografia sul poeta inglese Rupert Brooke, morto durante la guerra e sepolto nell’isola di Sciro: autore della monografia è Armand Guibert, che dirige a Tunisi la rivista Mirages, della quale ci siamo più volte occupati.
* Alla scrittrice inglese Virginia Woolf e alla sua opera consacra un saggio Floris Delattre. Le roman psychologique de Virginie Woolf. L’autore esamina il romanzo femminile sotto la Regina Vittoria, dalle sorelle Brente alla Gaskell, da George Elliot a Humphry Word. Le origini del romanzo femminile in Inghilterra si potrebbero ricercare anche più indietro e senza risalire fino ad Afra Behn e al suo Oroonoko (1688) si possono ricordare la Edgworth, Fanny Burney, Mary Schelley e Jane Austen che hanno preparato La strada alla magnifica fioritura odierna alla quale appartengono la Woolf, Stella Benson, Rosemonde Lehmann, Mary Webb, Clemence Dane, Rebecca West, e altre meno note tra noi ma non meno importanti.
* Il bollettino dell’Unione « Storia ed Arte » di Roma pubblica il testo della conferenza « Napoleone e la verità storica » che Arnaldo Cervesato tenne, per invito di tale sodalizio, nel suggestivo chiostro di S. Onofrio sul Gianicolo.
* La poetessa Lucie Guillet pubblica nella rivista La Purenthèse un saggio con questo titolo: « La poesia può essere utilizzata nella terapeutica dei nervi? ». Lo segnaliamo ai nostri lettori non come una semplice curiosità letteraria. In sostanza, la Guillet rivendica alla poesia la funzione di generatrice di emozioni e di influenzatrice del cervello considerato non soltanto come ricevente ed emittente del pensiero, ma come controllore delie leve di comando del sistema nervoso. Alla funzione terapeutica della poesia giovano le tre forze di cui dispone, cioè il potere del pensiero, il potere del ritmo, il potere del suono, salutari all’equilibrio umano morale e fisico. Ma la Guillet va più in là, precisa: « I versi brevi di sei, sette, otto sillabe sono consigliabili a melanconica per le loro proprietà eccitanti; il verso di dieci sillabe è un buon agente del rilassamento nervoso; l’alessandrino diviso in tre gruppi di quattro sillabe, ha una fluidità carezzevole che lenisce la stanchezza... ». A quando una ricetta medica così concepita: «Due compresse d’antipirina e due liriche di Ungaretti? ». Aggiungeremo che, ricette a parte, la Guillet è una buona amica dell’Italia e della letteratura italiana ed è socia della Sezione parigina della « Dante Alighieri ».
* Isabella Riviere, vedova di Jacques Rivière che fu direttore della « Nouvelle Revue Française » e morì giovane dopo la guerra dalla quale era ritornato in condizioni precarie, inizia nella Vie intellectuelle uno studio nel quale dimostra che suo marito non può e non dev’essere chiamato « discepolo » di Gide. Già nel 1918, parlando a Ginevra, Jacques Rivière usava delle parole severe a riguardo dell’amico « dont l’ari l'enchantait mais dont il réprouvait les doctrines ». E Les faux-monnayeurs ch’egli lesse manoscritti furono « pour lui un véritable chagrin ». Vi sono due categorie di scrittori nel mondo, conclude Isabella Rivière: «Ceux qui cherchent Dieux, ceux qui croient qu’ils sont Dieux ».

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 24.05.33

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/1067.